Comincia sempre così: scopriamo di avere un’esigenza che WordPress, nella sua configurazione di base, non riesce a soddisfare, e non ci riesce neanche il tema che abbiamo scelto e adottato. A questo punto inizia la ricerca nello sconfinato universo dei plugin di WordPress, e saltano fuori i primi ‘candidati’ che sembrano adatti allo scopo. A questo punto, come facciamo a valutarli e scegliere il ‘migliore’?
Premesso che all’interno di un gruppo di plugin dedicati a un compito specifico non esiste, in generale, il ‘migliore’ in assoluto, ci sono in ogni caso una serie di aspetti attraverso cui possiamo soppesarne la qualità e scegliere, in questo modo, con più giudizio e meno avventatamente. Ma prima, una premessa…
Non esageriamo con i plugin!
Oltre a non esagerare con il numero di plugin installati in generale, dobbiamo tener presente che a installare e attivare più plugin anche solo per prova si rischia di creare incompatibilità con quelli esistenti o con il tema o WordPress stesso, o come minimo di ‘sporcare’ il database con dati che potrebbero rimanere depositati al suo interno riducendone l’efficienza, se il plugin non è stato programmato in modo da rimuovere tali dati quando viene disattivato e disinstallato. Ciò è valido anche se lo si fa installando (come è doveroso) un plugin per volta, ovviamente.
Le caratteristiche essenziali
Se cerchiamo un plugin usando la schermata Aggiungi plugin nell’area amministrativa di WordPress (vedi foto sopra) otterremo per ognuno di essi una scheda riassuntiva che fornisce già alcune informazioni molto importanti, nella parte bassa: a sinistra, troviamo il numero di voti e la media degli stessi, seguiti dal numero di installazioni attive, mentre a destra potremo verificare quando è stato reso disponibile l’aggiornamento più recente del plugin e quale è la versione di WordPress più recente con cui ne è stata verificata la compatibilità.
Anche se il numero di voti e di installazioni attive è un indicatore di qualità e stabilità del plugin, in alcuni casi potrebbe essere basso solo perché un plugin è stato pubblicato di recente. In tal caso c’è, quindi, un certo grado di rischio visto che non è stato collaudato da un numero sufficiente di utenti e di conseguenza non è garantito che sia esente da eventuali problematiche. Se non troviamo altri plugin dello stesso tipo con valori più alti per le installazioni e i voti, tuttavia, sarà il caso di entrare a far parte dell’esiguo gruppo di primi utenti del giovane plugin.
Più dettagli sul plugin
Cliccando sul link Più dettagli visualizzeremo una scheda più approfondita, contenente altri dati del plugin forniti sempre dall’archivio ufficiale su WordPres.org (vedi foto sopra). Questa scheda presenta, nella parte alta, una serie di menu che permettono di accedere ad altrettante sezioni. Oltre alla descrizione, visualizzata subito, troveremo di solito le informazioni sull’installazione (in genere sempre uguali e comunque inutili se installiamo il plugin direttamente dall’area amministrativa di WordPress), una serie di domande e risposte (FAQ), il resoconto delle modifiche apportate nei vari aggiornamenti (Changelog), alcune schermate di esempio e infine le recensioni. Si tratta quasi sempre di informazioni in lingua inglese, anche se per il plugin è disponibile la traduzione nella nostra lingua, tuttavia diventa abbasta facile familiarizzare con il genere di dati forniti, nel tempo, e decifrarle a nostro vantaggio. In particolare, le schermate sono autoesplicative, e la frequenza degli aggiornamenti nel Changelog è un importante indicatore del lavoro svolto dagli sviluppatori nel migliorare e rendere sempre più stabile e sicuro il plugin.
Nella barra a destra troveremo altre informazioni e link utili (vedi foto). prima di tutto il numero di versione, che come come per qualsiasi altro ‘software’ (dai CMS ai sistemi operativi e programmi dei computer) può dare subito un’idea dell’evoluzione del plugin. Se la versione principale (major version, la prima cifra a sinistra) è superiore a zero, si tratta senz’altro di un plugin che ha superato la fase preliminare, infatti la sua evoluzione è proporzionale alla cifra, per cui più quest’ultima è alta, maggiori sono le possibilità che ci troviamo di fronte a un plugin di qualità. Le cifre che seguono la prima sono invece le ‘versioni minori’ (sub versions, in genere separate da punti che indicano due livelli ‘gerarchici’ successivi) e sono altrettanto indicative del lavoro svolto dagli sviluppatori, lo stesso riscontrabile poi in dettaglio nel già menzionato Changelog, indicato in italiano come registro delle modifiche. Al numero di versione segue il nome dell’autore, che in genere è un link da cui si può visualizzare il suo sito; in questo caso un sito ben presentato e ricco di informazioni è sicuramente indice di professionalità, ma al contrario non è detto che una singola paginetta con poche righe di testo significhi necessariamente il contrario. Oltre al link alla pagina/sito dell’autore, nella barra troviamo anche quello alla pagina che quest’ultimo ha eventualmente dedicato al plugin stesso, dove potremmo trovare anche una o più pagine ‘dimostrative’, e in alcuni casi un link per le donazioni, che come sappiamo rappresentano spesso l’unico modo per sostenere lo sviluppo e l’aggiornamento del plugin.
Dati sulla compatibilità
Oltre alle informazioni sulla compatibilità con le versioni più recenti di WordPress, già indicate brevemente nel piccolo riquadro di anteprima iniziale, in questa scheda di dettaglio troveremo maggiori dati riguardo alla versione minima del CMS e di PHP (da verificare sull’hosting) necessarie per far funzionare correttamente il plugin. Altrettanto importanti sono le informazioni sull’aggiornamento, a partire dalla data di quello più recente, che viene infatti indicata in alto nella barra laterale. Nei casi estremi di mancato aggiornamento, può essere addirittura visualizzato un avviso (vedi foto in alto) che sconsiglia l’utilizzo del plugin, e in genere questo viene seguito da un vero e proprio ritiro dello stesso dall’archivio di WordPress.org. Nella pagina del plugin, tale avviso passa da un generico “Attenzione: questo plugin non è stato testato con questa versione di WordPress” a un più drastico “Questo plugin non è stato testato con le ultime 3 versioni principali (major releases) di WordPress. Potrebbe non essere più mantenuto, o supportato, e potrebbe presentare problemi di compatibilità se utilizzato con versioni più recenti di WordPress.” dal momento che non è possibile, in tal caso, conoscere la versione del CMS utilizzata dall’utente. Un plugin non aggiornato, infatti, presenta potenziali rischi per la sicurezza oltre che per la stabilità del sito, quindi a parità di caratteristiche, voti e installazioni è da preferire sempre il plugin più aggiornato.
Aggiornamenti e assistenza
Altrettanto importanti sono le altre informazioni da cui possiamo desumere quanto l’autore si dedica al plugin, ovvero la frequenza degli aggiornamenti e la puntualità e completezza di risposte agli interventi di assistenza. Il primo aspetto, come abbiamo visto, è documentato nel Changelog, accessibile dalla voce omonima nella finestra dei dettagli e dalla schermata Sviluppo nella pagina del plugin (vedi foto sopra), ovvero la pagina che possiamo raggiungere cliccando sul link Pagina del plugin WordPress.org nella scheda di dettaglio oppure cercando il plugin direttamente su web con la ricerca interna di quest’ultimo sito oppure semplicemente con Google.
Sempre nella pagina del plugin su WordPress.org, e più precisamente dalla voce Supporto, possiamo consultare i ticket di assistenza aperti dagli utenti e le risposte agli stessi (vedi foto sopra), ed è proprio dalla frequenza e puntualità di queste ultime che capiremo quanto è attivo l’autore nel rispondere e soprattutto intervenire per correggere e aggiornare il codice del plugin in base alle segnalazioni degli utenti.
Nella parte destra della schermata di assistenza (Support) troviamo, inoltre, i link alle diverse discussioni sugli argomenti di assistenza (Support Threads), a quelli più attivi (Active Topics) e a quelli non ancora risolti (Unresolved Topics). A questi segue il link alle recensioni, e alle diverse modalità di visualizzazione delle discussioni (thread) specifiche nell’assistenza (più popolari, senza risposte, risolte e non risolte, ecc.).
Conclusioni
Alla luce di quanto abbiamo visto, e soprattutto del fatto che è importante non esagerare con l’uso di plugin per non influire sulle prestazioni e sulla stabilità del sito, saremo in grado di valutare con attenzione un plugin prima della sua adozione, se riteniamo sia proprio necessaria per il nostro progetto.
La tentazione, almeno inizialmente, è in fatti quella di provare un plugin dopo l’altro, e lasciarne attivi molti per il semplice gusto di ‘arricchire’ il nostro sito di funzionalità, tuttavia dobbiamo sempre ricordare che un sito molto lento e instabile è un deterrente sicuro per il pubblico e ci mette nelle condizioni ideali per subire penalizzazioni da parte di Google e altri motori di ricerca, perdendo così visibilità e visite, l’elemento più importante per la sopravvivenza stessa di un sito web.