Ci sono rischi nell’aggiornamento a WordPress 5 e Gutenberg?

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La schermata di benvenuto alla versione 5 di WordPress e al nuovo editor Gutenberg

Questa è sicuramente la domanda che molti utilizzatori di WordPress si stanno ponendo da tempo, e che continueranno a porsi finché non avranno verificato ‘sul campo’ le conseguenze, per il loro sito, del passaggio alla nuova versione del CMS e al suo nuovo editor.

Da quando questo articolo è stato pubblicato, i contenuti della stragrande maggioranza dei siti sono stati convertiti col passaggio alla quinta versione di WordPress. L’aggiornamento e la conversione non hanno quasi mai provocato problemi, almeno nei casi in cui nel sito non si faceva uso di particolari modifiche o estensioni (plugin) dedicati alla composizione non-standard dei contenuti.

Diciamo che i rischi potrebbero riguardare questi aspetti del sito:

  • il contenuto vero e proprio
  • il contenuto generato da specifici plugin
  • struttura ed estetica creati per mezzo di editor o ‘builder’
  • il tema utilizzato per il sito

Prima di esaminarli velocemente, però, è giusto rispondere a una domanda fondamentale:

Posso evitare di aggiornare o di passare a Gutenberg?

Evitare di aggiornare WordPress, sicuramente no. Come sappiamo, gli aggiornamenti portano con sé, oltre alle nuove funzionalità, anche correzioni del codice che possono evitare problemi di sicurezza legati a delle vulnerabilità o incompatibilità e altri errori in grado di compromettere la stabilità del sito, elementi che vengono scoperti nel tempo e sui quali, appunto, gli sviluppatori cercando si lavorare rapidamente e fornire delle soluzioni.

Riguardo a Gutenberg, c’è una buona notizia e una cattiva, e come da tradizione è preferibile affrontare subito quella cattiva.

L’editor ‘classico’ scade nel 2021 (esteso al 2022… e oltre?)

La nota che inizialmente annunciava, nella schermata di benvenuto di WordPress 5, l’estensione del supporto al Classic Editor (e relativo plugin) fino al 2021, poi modificata con la frase “Classic Editor è un plugin ufficiale per WordPress che sarà completamente supportato, e mantenuto, fino al 2022, o fino a quando sarà necessario.”

Anche se il team di sviluppo di WordPress ha fornito una soluzione per consentire un passaggio graduale e il più possibile ‘indolore’ dall’editor tradizionale al nuovo editor a blocchi Gutenberg, creando un plugin per entrambi, prima o poi cesserà il supporto per il vecchio editor e resterà solo Gutenberg.

Ciò vuol dire che, anche installando il plugin Classic Editor, come consigliato dal banner che avrai visto nelle ultime versioni di WordPress, ed escludendo completamente Gutenberg quando aggiornerai alla versione 5 di WordPress, la situazione non potrà reggere a lungo, in quanto dovrai necessariamente familiarizzare con il nuovo editor e poi adottarlo verificando, ovviamente, che la sua introduzione non provochi problemi al tuo sito attuale.

E torniamo quindi alla domanda di partenza, che però diventa…

Cosa rischio aggiornando a Gutenberg?

I rischi ci sono, sarebbe ingenuo affermare il contrario, e come dicevo all’inizio riguardano quattro ‘aree’ principali, nel senso che il passaggio al nuovo editor potrebbe influenzare in maniera decisiva ognuno dei quattro aspetti sopra menzionati.

Ciò vuol dire, prima di tutto, che un aggiornamento e l’eventuale passaggio al nuovo editor a blocchi dovrebbe sempre avvenire dopo un backup integrale (dabatase + cartelle e file) del sito, abitudine fondamentale per qualsiasi aggiornamento a versioni ‘principali’ di WordPress, e ancora meglio testando l’aggiornamento su un sito di ‘staging’, ovvero una copia temporanea del sito su uno spazio diverso da quello attuale o addirittura offline. Solo dopo avere appurato, sulla copia del sito, che l’aggiornamento non abbia provocato problemi, si potrà procedere ad applicarlo al sito vero e proprio.

Ciò premesso, vediamo, quindi, in che modo l’introduzione di Gutenberg può influire, con eventuali effetti negativi, sui diversi aspetti prima menzionati e su un sito esistente.

Effetti sul contenuto attuale del sito

Diciamo prima di tutto che qualsiasi contenuto esistente, se non viene aperto usando Gutenberg come editor, non dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) subire alcuna modifica, mentre la sua conversione al nuovo sistema a blocchi dovrebbe trasformare l’intero contenuto in un blocco ‘classic’, che ne conserva appunto l’aspetto ma racchiudendolo nell’elemento di Gutenberg che mantiene più di ogni altro la compatibilità con il vecchio editor. Toccherà a noi, in seguito, decidere se è il caso di ‘suddividere’ il contenuto sfruttando i blocchi di Gutenberg per ottenere un risultato più modulare.

Effetti sul contenuto generato da plugin

In alcuni casi i contenuti possono essere generati da un plugin, come nel caso dei form di contatti oppure i campi personalizzati. Normalmente, ciò avviene per mezzo di ‘shortcode’, che in Gutenberg dovrebbe avere lo stesso effetto, grazie alle misure prese dal team di WordPress per mantenere tale compatibilità, ma c’è anche da dire che gli sviluppatori dei plugin (almeno di quelli più popolari, motivo per cui è preferibile scegliere sempre questi) si stanno già adoperando per aggiornarli e renderli pienamente compatibili con Gutenberg, ovvero con il suo sistema a blocchi. Ciò vuol dire che, con il tempo, i vari plugin convertiranno l’utilizzo degli shortcode nell’introduzione di blocchi ‘nativi’ resi disponibili all’interno del nuovo editor, o almeno così si spera.

Effetti sul contenuto creato con editor ‘personalizzati’ o ‘builder’

Chi ha modificato l’editor tradizionale per aggiungere nuovi strumenti (per esempio con plugin come Tiny MCE Advanced) potrebbe rischiare di vedere dei cambiamenti nel contenuto, a meno che Gutenberg non riesca a convertire in un blocco di HTML personalizzato ciò che non riesce a convertire in un blocco Classic. Anche in questo caso la cosa potrà essere verificata soltanto nel momento in cui si decide di modificare tale contenuto usando, appunto, il nuovo editor a blocchi.

Per quanto riguarda, invece, i cosiddetti builder, come Elementor, Divi, e simili, c’è da dire che la maggior parte di loro si è già adeguata o si sta adeguando all’arrivo di Gutenberg, offrendo un’opzione aggiuntiva per il suo utilizzo, ovvero la possibilità di creare dei contenuti usando i suoi blocchi, ma ciò non vuol dire che i contenuti esistenti possano essere necessariamente ‘convertiti’, anzi è sicuramente necessario che si continui a gestirli usando il builder già adottato in precedenza, riservando la possibilità di usare Gutenberg solo per i contenuti generati ex novo.

Un caso a parte è rappresentato dai temi che contengono un loro ‘builder’ interno, come i cosiddetti multi-purpose, ma anche in questo caso tutto dipende dalla capacità dello sviluppatore di prevenire eventuali problemi e aggiornare il tema di conseguenza, ma i rischi in questo caso sono maggiori, quindi è ancora più raccomandato un test su una copia del sito e potrebbe essere il caso di considerare un vero e proprio ‘remake’ del sito passando a un nuovo tema.

E visto che parliamo di temi, è il caso di affrontare il quarto e ultimo aspetto del nostro elenco…

Effetti sul tema utilizzato per il sito

Questo è l’aspetto più delicato ed è purtroppo quello in cui c’è una maggiore probabilità che qualcosa vada storto, soprattutto se lo sviluppatore del tema non ha preso i necessari provvedimenti per assicurare la compatibilità con Gutenberg.

Se è vero, infatti, che sempre più nuovi temi stanno nascendo con una predisposizione nativa all’uso dei blocchi del nuovo editor, è altrettanto vero che moltissimi temi, gratuiti e non, ancora non risultano aggiornati per garantire la compatibilità con Gutenberg.

In caso di problemi generati dall’incompatibilità di un vecchio tema (non più aggiornato) con il nuovo editor a blocchi, oltre al supporto dello sviluppatore, conta molto la possibilità di intervenire con fogli stile personalizzati per ‘sistemare’ eventuali discrepanze o comunque problemi di visualizzazione del contenuto e mantenimento della struttura e della grafica sul frontend del sito.

Commentate con le vostre domande e testimonianze dirette

A questo punto lo spazio dei commenti è tutto per voi, sia per domande eventuali sia per riportare le vostre esperienze nel passaggio a WordPress 5 e Gutenberg, con lo spirito di condivisione che la comunità di WordPress da sempre promuove.

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4 commenti su “Ci sono rischi nell’aggiornamento a WordPress 5 e Gutenberg?”

  1. Bene…cioè…bene, ottimo, l’articolo ma…per chi come me si cimenta da poco e soprattutto con poca costanza nell’utilizzo di WordPress e dei suoi plug-in, potrà esserci qualche problema. Di recente poi sono stato costretto ad usare Visual Composer, che in questo articolo non è nemmeno nominato! Chissà cosa succederà a quel povero sito…
    Grazie per le anticipazioni: proprio stamattina, all’arrivo della tua email e prima di leggerla, pensavo a quanto fosse importante per un autore mantenere una comunicazione con i suoi lettori.

    Saluti.

    V.

    1. Ciao Valerio, Visual Composer non è nominato ma fa parte di quel “Elementor, Divi, e simili” ovviamente. Anche in questo caso dipende molto dagli sviluppatori, ma ho visto che intanto Visual Composer ha introdotto la possibilità di inserire un elemento compatibile con Gutenberg (https://youtu.be/2ivFjTP6xXs), quindi stanno sicuramente lavorando in tale direzione. Il consiglio, come sempre, è di fare tutte le prove di aggiornamento sempre su una ‘copia’ del sito, mi raccomando! E ovviamente se vuoi condividere la tua esperienza, sentiti libero di farlo in questo spazio, dove sicuramente oltre a me e te ci saranno altri utenti WordPress propensi a dare il loro contributo.

  2. Buongiorno a tutti, con l’aggiornamento di WordPress all’ultima versione non funziona più un plugin che avevo acquistato di recente Divi Display Logic. Ho provato a Installare Classic Editor ma non funziona nemmeno così. Ho contattato gli sviluppatori del plugin e a quanto sembra non hanno in programma aggiornamenti. Qualcuno mi saprebbe consigliare un plugin che funzioni con Word Press 5 in grado di gestire il countdown timer attraverso l’ip address e i cookie, di mostrare e nascondere offerte e blocchi di WordPress allo scadere di countdown o al termine della visualizzazione di un video? Grazie.

    1. Ciao Teresa, nella sezione ‘Commenti’ del sito di vendita del plugin sembra di capire che usando Classic Editor la versione attuale (2.0 se non sbaglio) dovrebbe funzionare, e comunque dicono che gli sviluppatori sono al lavoro per aggiornarlo. Dove avevi letto che non ci sarebbero stati aggiornamenti? Dopotutto si tratta di un plugin commerciale, quindi è quasi d’obbligo che lo tengano aggiornato. Certo, il fatto che gli ultimi dati risalgano al 2017 lascia pensare…

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